Chiudono le scuole?
Ultimamente molte persone, in modo particolare genitori
di bambini che frequentano la scuola di Molino, hanno manifestato, anche su
facebook, il timore che queste scuole vengano chiuse e accorpate ad altre in
paesi limitrofi.
Purtroppo
tutto fa pensare che sarà così, infatti è la carenza di scolari la causa
principale che porterà alla nefasta decisione di chiudere prima o poi la scuola
primaria di Molino.
Se
la scuola avesse il numero di scolari come quello che si vede nella foto, fatta
nel lontano 1928, quasi un secolo fa,
alla scuola dei DISCONZI di ALTISSIMO
nessuno
si sognerebbe mai di prendere una decisione simile.
Eppure
al di là del numero di scolari frequentanti, la scuola elementare di Molino è sempre stata un importante punto di
riferimento per il paese ed oltre a vantare una lunga storia ha sempre avuto
insegnanti eccellenti che per i bambini erano come una seconda mamma, sempre
all’altezza del loro compito e profondamente appassionate del loro lavoro non
certo facile. Chi non si ricorda delle bellissime recite di natale, del
famosissimo libro “Paese mio” fatto assieme ai bambini con tanta pazienza dalla
parte delle maestre e tantissime altre lodevoli iniziative.
Ma
la decisione quando arriverà, speriamo mai, arriverà da lontano, da molto
lontano da uno Stato, da un Governo insensibili ai bisogni della gente che guarda solo ai freddi numeri ed in base a
questi, sforbicia senza pietà su servizi ai cittadini, senza tenere conto della
realtà locale.
La
chiusura di una scuola è una gravissima perdita per una comunità, in modo particolare per i
piccoli paesi come il nostro dove non c’è più nemmeno il parroco fisso e la
Messa della domenica non viene più celebrata, molte attività hanno cessato di
esistere e da poco ha chiuso anche l’edicola, senza contare che l’Utap sembra venire
trasferita a Crespadoro.
L’unica
cosa che ci rimane è quella di farsene una ragione, purtroppo.
Alunne della scuola elementaredi Molino anni '60 |
(la foto della scuola dei Disconzi di Altissimo è stata fornita dal Sig. Dario Cortivo)
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