In memoria di un semplice soldato.






Sono passati vent’anni dal 26 Marzo dell’anno 2000, un giorno indimenticabile per la comunità di Molino e non solo. È stato un giorno importante, perché un figlio della nostra terra, della nostra Valle e del nostro paese, finalmente potrà riposare per sempre nel suo paese natale, grazie all’impegno di molte persone ed enti che si sono attivati perché il soldato di fanteria ONORATO DALLA VALLE potesse tornare al suo paese dopo 59 anni dalla sua morte in terra di Russia.

 La solenne cerimonia del 26 Marzo a Molino è stata la conclusione di un lungo cammino, iniziato il 29 dicembre 1999, quando arrivò alla Caserma GHISA di Montecchio Maggiore l’urna contenente i resti mortali del soldato Onorato Dalla Valle, originario di Molino di Altissimo e caduto in Russia nel 1941.
L’urna prelevata dal Sacrario di Redipuglia è stata accompagnata fino alla caserma Ghisa dalla sorella Ida e dai nipoti, dove era attesa dal Comandante Tenente Colonello Giampietro Massignani, dal Sindaco di Altissimo Liliana Monchelato e di un nutrito gruppo di alpini di Molino. Erano presenti anche altre rappresentanza d’arma di Montecchio e Trissino.
L’urna avvolta nel tricolore è passata in mezzo ai presenti, chi sull’attenti e chi in raccoglimento suscitando profonda commozione, resa ancora più palpabile dalle struggenti note del silenzio.
La benedizione dell’urna da parte del parroco di Sant’Urbano ed un piccolo ricordo del Caduto da parte del Comandante Massignani e del Sindaco di Altissimo hanno concluso la mesta cerimonia.
Ma chi era il soldato Onorato Dalla Valle? Era un ragazzo di vent’anni che ha lasciato la sua casa per servire la Patria. Nato a Molino di Altissimo in Contrà Motti (Poja) nel 1921 nel 1999 aveva ancora due sorelle in vita e dei nipoti che abitano ad Arzignano, Montecchio e San Pietro Mussolino.
il soldato Onorato Dalla Valle
Il 13 Gennaio 1941 è stato chiamato alle armi ed il 15 Luglio dello stesso anno arruolato nel 80° Reggimento di Fanteria, facente parte del Corpo di spedizione italiano in Russia. In seguito al combattimento nei pressi di NIKITOWKA rimase ferito e fu ricoverato nel 239° ospedale da campo il 12 Novembre 1941.
Pochi giorni dopo morì, precisamente il 24 Novembre in seguito alle ferite riportate morì nella lontana Russia.

Il cimitero di Jussovo (Russia)
 Fu sepolto per 59 anni nel cimitero di JUSSOVO (Russia) e poi arrivò nel 1999 al Sacrario di Redipuglia, grazie all’interessamento dell’UNIRR (Unione Nazionale Italiana Reduci di Russia) che da sempre si adopera per rimpatriare ed onorare i Caduti in terra russa.
Un valido contributo presso questa benemerita Associazione è stato dato con grande passione dal signor SEVERINO SALITA di San Pietro Mussolino.
 
Il logo dell'Associazione UNIRR e Severino Salita
 

Ma prima di arrivare al 26 Marzo 2000, si sono fatti molti preparativi per onorare al meglio l’arrivo del soldato Onorato al suo paese natale, tra cui una serata dedicata in modo particolare per sentire dal vivo le testimonianze di alcuni Reduci della Campagna di Russia.
È così al 17 di Febbraio, al Centro Culturale Molino in una sala riunioni strapiena, il Presidente PAOLO MONCHELATO ha aperto la serata salutando e ringraziando gli ospiti ed il pubblico intervenuto. Ha quindi preso la parola il Sindaco LILIANA MONCHELATO e a seguire il Tenente Colonello MASSIGNANI. Era presente anche il Capitano dei bersaglieri ALESSANDRO MASSIGNANI, autore tra l’altro del libro “Alpini e tedeschi sul Don”.
Erano presenti anche la sorella Ida, sorella di Onorato ed il Capogruppo degli alpini di Molino GIANCLAUDIO DAL CENGIO e molte altre persone.


Il Tenente Colonello G.P.Massignani ed il Sindaco Liliana Monchelato
È stata visionata una video-cassetta sulla Campagna di Russia, dove si poteva vedere le incredibili condizioni in cui operava il Corpo di spedizione italiano che hanno impressionato non poco i presenti. Ma sono state le dirette testimonianze dei Reduci presenti alla serata, a fare venire i brividi quando descrivevano gli stenti patiti, il gelo implacabile che arrivava vicino ai meno quaranta gradi, la fame, la paura della morte aggiunta allo strazio di vedere i propri compagni cadere congelati o colpiti a morte dalle mitragliatrici.
Praticamente non avevano un solo un nemico, ma erano tanti e chi ha avuto la fortuna di tornare a casa, come i reduci presenti in questa serata, possono dire di avere visto l’inferno e di esserne usciti, ma si porteranno il ricordo di questa immane tragedia per tutta la vita, assieme al ricordo dei tanti compagni caduti sulla neve russa.
La serata ha avuto senz’altro il merito di avere sensibilizzato il pubblico su questa triste e a volte dimenticata  pagina della nostra storia.
La caserma Ghisa di Montecchio Maggiore.
 E giunse Domenica 26 Marzo 2000 dove una commossa folla, sul piazzale della chiesa di Molino, attendeva l’arrivo dell’urna del soldato Onorato Dalla Valle, arrivata con un automezzo militare, scortato dai carabinieri, proveniente dalla caserma GHISA di Montecchio, accompagnata dal Comandante T.C. Massignani con una piccola squadra di Carristi, che allora erano di stanza alla Caserma Ghisa.
Attendevano l’arrivo dell’urna i gonfaloni dei Comuni limitrofi, alcuni provenienti anche da località più lontane, rappresentazioni di associazione d’arma, labari ed una moltitudine di gagliardetti alpini.
L’urna è stata portata in chiesa dai giovani soldati carristi, seguiti dal loro Comandante, dal Sindaco, dalla sorella di Onorato con i nipoti e da un corteo di gonfaloni, labari e gagliardetti che hanno fatto da corona all’urna del Caduto ai piedi dell’altare.
La santa Messa è stata celebrata da DON GIUSEPPE SETTE in una chiesa che non riusciva a contenere i tanti presenti venuti per dare l’estremo saluto ai resti mortali del giovane soldato.
Don Giuseppe Sette
 Al termine davanti al monumento dei Caduti, dopo la deposizione di una corona al loro ricordo, sono intervenuti con un discorso il Comandante Massignani, il Sindaco di Altissimo signora Monchelato, l’onorevole Lembo, la signora Montagna presidente provinciale Unirr, il Comm. Crosara  presidente dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci.
La cerimonia si è conclusa al vicino cimitero con le struggenti note del “silenzio” dove l’urna è stata tumulata tra la commozione dei presenti.
Finalmente i resti mortali di quel povero ragazzo di vent’anni, per molti anni dimenticato da tutti nella lontana Russia ora potranno riposare per sempre nella sua terra natale, grazie a tutte quelle persone che  in qualsiasi modo hanno contribuito che questo sia stato possibile.
Sono passati vent’anni da quella commovente cerimonia, sembra passato un secolo, il ricordo è caduto assieme a tanti altri nel dimenticatoio, mentre sarebbe un dovere della Comunità e delle Associazioni locali tenere vivo l’impegno dato da tante persone per fare in modo che il soldato di fanteria Onorato Dalla Valle, riposasse per sempre nel suo paese natale.





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