Per non dimenticare.
La Giornata della Memoria ci ricorda la tragedia di milioni di persone internate ed eliminate nei lager dai nazisti ed i mezzi di comunicazione ci parlano quasi sempre di ebrei, Tesimoni di Geova, Omosessuali, prigionieri comuni. Ma tra questi sfortunati ci sono stati anche dei nostri concittadini, persone semplici, giovani che respiravano la stessa aria che oggi respiriamo noi, che hanno avuto solo la disgrazia di incappare nei feroci rastrellamenti dei nazisti.
Uno di questi era Severino Salita, un aitante giovanotto di vent’anni da Molino, dove pacificamente viveva ai Mettifoghi con la sua famiglia, fu preso dai tedeschi e internato a Mauthausen per poi essere passato per i famigerati forni crematori di Gusen che si trovavano nei dintorni del campo di Mauthausen.
La sua tragica storia è stata raccolta dal nipote, che porta il suo stesso nome, Severino. Nel 1999 un Gruppo di circa un centinaio di persone è partito da Molino per la Germania dove si è visitato il Campo di concentramento di Dachau per poi proseguire per Mauthausen, altro luogo dove il dolore e la sofferanza erano il pane quotidiano ed infine la comitiva si è diretta nella vicina cittadina di Gusen, dove con una breve ma toccante cerimonia davanti ai forni crematori in cui ha trovato la morte, si è reso omaggio all’incolpevole vittima del nazismo il nostro concittadino Severino Salita.
Altri deportati dell’Alta Valle, ci sono stati: Gaiga
Giovanni, Gaiga Giuseppe, e Grandi Ottavio tutti di Durlo e forse altri ancora.
A queste persone e tutte quelle che hanno patito indicibili sofferenze, vada il nostro pensiero in questo triste giorno.
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